I punti di approvvigionamento d’acqua erano elementi fondamentali della vita quotidiana nelle comunità contadine. Fossero esse pozzi, vasche di accumulo -in dialetto peschére- o fontane -in dialetto pile- con annessi lavatoi e abbeverate, assolvevano al contempo ad una funzione pratica e sociale: servivano per attingere acqua ed erano anche punto di ritrovo spesso quotidiano, specialmente per le donne del paese. Mentre si era in fila o si lavava, infatti, si chiacchierava, ci si scambiava notizie e si rafforzavano i legami sociali.
Le campagne di Pietrelcina sono disseminate di pile monumentali dalla bellezza suggestiva.
Oggi che l’immagine di donne che trasportano giare di creta o tini di rame in perfetto equilibrio sulla testa non appartiene più al nostro tempo, le fontane ci parlano di un passato che è parte essenziale della nostra identità.
Le pile rurali di Pietrelcina sono luogo di numerose iniziative di salvaguardia e valorizzazione ad opera dell'Archeoclub locale, che vi organizza ad esempio la Fountain bike, itinerario cicloturistico ideale per scoprire le bellezze del territorio.