Un paese di Pietra

la Morgia, i muretti a secco, gli archi posti all'ingresso delle case

Un paese di Pietra

la Morgia, i muretti a secco, gli archi posti all'ingresso delle case

Pietrelcina è un paese di pietra: la Morgia, i muretti a secco, gli archi scolpiti parlano di un’identità profonda. Ogni pietra racconta una storia di appartenenza, come ricordava Padre Pio: “La porto tutta nel mio cuore… pietra per pietra”. E ancora oggi, i pucinari lo sanno bene.

Il nome col quale i Pietrelcinesi chiamano il loro paese è Preta Pucina, derivazione dialettale del toponimo Petra Polcina, attestato dal XII secolo per identificare la Morgia, lo sperone di roccia su cui sorge il centro storico. La parola con la quale definiscono sé stessi è perciò pucinari.

Il nostro è dunque un paese che la pietra se la porta anche nel nome: e sono proprio loro – le nostre pietre – che racchiudono al meglio i termini del rapporto tra la comunità e il territorio in cui è insediata, in virtù di tutti i pucinari che le hanno calpestate e se le portano nel cuore, a partire dal nostro concittadino più illustre. D’altra parte, Padre Pio diceva di Pietrelcina, appunto: “la porto tutta nel mio cuore...pietra per pietra” e quando qualche compaesano gli faceva visita, era solito esprimere il suo legame con essa congedandoli con l’invito: “Salutatemi la Morgia”.